28/01/10

Built To Spill - There Is No Enemy

Doug Martsch –da sempre l’uomo a cui è legato il marchio Built To Spill - ha impiegato qualcosa come tre anni e mezzo per dare alle stampe There Is No Enemy, un lavoro così straziante da portare lo stesso autore ad un prematuro ritiro dalle scene. Ma spesso, quando si annuncia l’ultimo tour internazionale, non si fanno i conti con l’entusiasmo: soprattutto quello dei numerosi fans sparsi in giro per il mondo. Con la complicità di Brett Nelson (basso), Scott Plouf (batteria) e Jim Roth (chitarra), Doug è pronto ad offrire un ulteriore saggio di quella che è la sua arte: scrivere decadenti canzoni informate sia dal post-punk del Northwest che dall’indie più intimista. Del resto i Built To Spill sono prossimi ad essere immortalati nella hall of fame del rock Americano dei nineties, grazie a dischi quanto meno fondamentali come There’s Nothing Wrong With Love e Perfect From Now On. Tra le formazioni più credibili del dopo grunge – Martsch era nei pionieristici Treepeople – i Built To Spill hanno preso tanto dal suono west coast dei Crazy Horse di Neil Young – le cavalcate epiche in stile Down By The River per inciso – tanto quanto dall’ironia in pillole dei Pavement e dal guitar sound dei Dinosaur Jr.
Pubblicato in America da Warner e licenziato in Europa dalla sempre solerte ATP Recordings, There Is No Enemy è altra dimostrazione di forza, una scrittura complessa, figlia della dovizia di particolari con cui Doug ha curato la genesi del disco. Vivendo letteralmente in studio per settimane e settimane. Se non è questa dedizione…Ora che il nuovo figlio legittimo è stato dato alla luce, c’è solo da sperare che una nuova maratona dal vivo sia nei piani del nostro cantante/chitarrista preferito.

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