20/12/10

I Deerhoof contro Il Male


Se l’abbondanza è un pregio allora questi quattro ragazzi californiani la devono saper lunga… A 16 anni dalla loro nascita i Deerhoof della pimpante Satomi Matsuzaki non si perdono certo d’animo e forti di un nuovo deal discografico – con Polyvinyl – decidono di fare le cose in grande ed affrontare direttamente… il male! Che potrebbe tradursi nella noia o nell’agonizzante mondo dell’indie-pop, dove spesso trovate tre riff in croce all’interno di album che viaggiano sui 40 minuti. Ipercinetici, matematici, per loro si sono sempre utilizzati aggettivi stratosferici. Non cambia l’equilibrio ora, dopo che in formazione sono entrati stabilmente due pesi massimi del più avveniristico guitar sound americano. Ed Rodriguez e John Dieterich facevano già coppia nei Colossamite, poi negli impressionisti strumentali Gorge Trio, ora provvedono a ridefinire con cura la musica dei Deerhoof che altro non è se non un quadro post-moderno. Dal brano Qui Dorm, Només Somia (con la scelta del cantato in catalano) capirete che i limiti concettuali non sono affatto un problema per i nostri, che anzi inanellano una serie di numeri stravaganti anche in questo disco. Passando per l’appunto da passi flamenco a sinfonie guitar-rock, sempre mantenendo un gusto per la melodia, a volte assordante a volte estremamente poppish. Misuratamente progressivi, consci che il noise-rock è stata comunque una tappa fondamentale per l’underground a stelle e strisce, sicuri di avere un gusto stravagante per gli arrangiamenti, i Deerhoof sono quel tipo di band cui non piacciono le minestre riscaldate, un forsennato combo che sa ancora spadroneggiare tra gli spesso risoluti ambienti indie.

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