25/08/09

Eagle Twin



Considerare Southern Lord come una famiglia mansoniana non è poi così eufemistico, i progetti ideati e consumati all’ombra dell’etichetta di Seattle assumono sempre di più le forme di una ramificazione culturale, con le parentele di rito. Eagle Twin non è che l’ennesimo progetto messo in piedi da un proverbiale ricercatore del suono come Gentry Densley, già mente del collettivo rock sperimentale Iceburn e recente collaboratore di Greg Anderson nell’epico debutto di Ascend. Messe da parte le evoluzioni sperimentali e l’attitudine verosimilmente jazz rock del gruppo madre, Densley plasma un concetto inedito di heavy music, pareggiando per intensità alcune delle più lungimiranti realtà del rock duro contemporaneo: Sunn O))) ed Earth, non a caso compagni di scuderia. La chitarra di Gentry è compressa, un suono quasi baritonale che avvolge in maniera disumana questo mostro a due teste dal nome Eagle Twin. L’altro terminale è il batterista Tyler Smith, il cui stile si basa su pattern ripetitivi, capaci di creare un sottofondo quasi mistico alle evoluzioni di Eagle Twin. Accentuate anche dal timbro bluesy di Densley, un vocalist per di più affascinato dalle tecniche Tuva. The Unkindness of Crows è così un disco dai riferimenti ancestrali, un moderno rock duro per le masse, inteso come terapia d’urto per i palati più sopraffini. Riff tellurici che vi faranno ricredere sullo stato di salute del più estremo rock chitarristico, pulsioni esoteriche ed un battito rutilante che apre le porte ad una danza pagana.
Registrato dall’uomo-simbolo Randall Dunn (Earth, Sunn 0))), Kinski, Ascend) in quel di Seattle, il debutto di Eagle Twin è la battaglia cinematica della stagione, un lungometraggio nero pece che certo stuzzicherà la fantasia dei più attenti osservatori del moderno doom metal.

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