26/06/09

Strange Arrangements



‘Ho creato questo mio alter ego soul per gioco, doveva essere una cosa riservata ad amici e familiari e non immaginavo che avrei registrato un album intero o che mi sarei esibito dal vivo. A dire la verità fino a che non ho firmato per la Stones Throw non è che ci abbia mai ragionato su molto in generale…’ Mayer Hawthorne è l’outsider di casa, un bianco dagli occhi blue, ma soprattutto un soulman di quelli autentici. Tanto che Peanut Butter Wolf – uno dei responsabili dell’etichetta di Los Angeles – continuava a chiedere al diretto interessato se i suoi pezzi fossero re-edit di brani soul dei ’60. Eppure Mayer ha fatto tutto in piena autonomia, per di più nella proprio cameretta. L’influenza della Motown è chiaramente palpabile, del resto il vocalist – cresciuto ad ovest di Detroit – è stato da sempre affascinato dai flessuosi arrangiamenti e dalla calda vocalità degli artisti locali. Il brano Just Ain’t Gonna Work Out (certificati oltre 100.000 downloads) è stato singolo della settimana su ITunes in tempi recenti, aumentando il buzz per l’uscita dell’album completo – A Strange Arrangement – atteso con trepidazione tanto dagli addetti ai lavori quanto dai più edotti sostenitori di Isaac Hayes, Leroy Hutson e finanche del primo Barry White. Un lavoro che è figlio di quella grande stagione della musica nera americana, specchio fedele di quanto accaduto e registrato con parsimonia a cavallo tra il 1966 ed 1974. Il celebre dj e selezionatore Gilles Peterson ne parla già come la next big thing di questo 2009, un vecchio marpione del nuovo pop come Mark Ronson (colui che ha lavorato spalle a spalle con Amy Winehouse) ne decanta le qualità. Gli astri sono dalla sua parte, la critica pure.

Il disco esce in Europa il 9 Settembre



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