18/06/09

Luaka Bop celebra i 21 anni



A volte l’età inganna, eppure Luaka Bop compie nel 2009 il suo 21esimo compleanno. Un traguardo storico non proprio preventivato dallo stesso David Byrne, che sul finire degli anni ’80 mise in piedi il marchio partendo da un’antiquata usanza casalinga. Quella della registrazione su nastro di alcuni dei suoi dischi brasiliani preferiti. Ovviamente senza secondi fini commerciali, per il piacere di trasmettere un po’ di buone vibrazioni ad un ristretto circolo di amici.. Dopo averne presentato le ultime pubblicazioni, Goodfellas è onorata nell’introdurre il catalogo completo di Luaka Bop, approfittando anche della raccolta-manifesto che in qualche maniera ne illustra le intenzioni. Twenty First Century Twenty First Year attraverso 14 imperdibili episodi ci dice come l’etichetta un tempo gestita dal leader dei Talking Heads sia divenuta marchio di riferimento nell’ambito della world music più creativa. Ogni artista scoperto dalla label ha poi conosciuto una seconda giovinezza, da Shuggie Otis (chitarrista e cantante californiano che ha fatto la storia del più psichedelico rhythm’n’blues) ai brasiliani Tom Zè (che andò addirittura in tour con elementi dei Tortoise) ed Os Mutantes (tornati a calcare i palchi di mezzo mondo, dopo l’esposizione mediatica ricevuta con la raccolta edita da Luaka Bop).

Chiaramente lo spirito esploratore della label non si ferma a riedizioni di lusso, ma c’è anche la volontà di indagare su quanto accade nel camaleontico mondo della musica sudamericana. Rocambolesca e quanto mai drammatica la storia di Yonlu giovane musicista di Porto Alegre che si è tolto la vita a soli 17 anni, nonostante fosse già stato dipinto come una promessa del nuovo cantautorato carioca. Vinicius Gageiro Marques suonava una musica a mezza via tra Nick Drake, i Tortoise e Badly Drawn Boy. Sfuggente folktronica tra atmosfere passatiste – anche l’eco lontana della Tropicalia coi suoi grandi maestri Veloso e Gil - ed un occhio al futuro della musica contemporanea (nemmeno lontana l’influenza dell’hip hop mutante dei Beastie Boys)

Dopo la sua prematura scomparsa, il padre scopre l’incredibile eredità del giovane Vinicius, rimanendo davvero impressionato di fronte alla qualità del suo materiale inedito. Yonlu nella sua breve esistenza si è anche rivelato come artista visivo, grazie al ‘canale’ You Tube, che gli ha consentito di raggiungere Inghilterra, Scozia, Canada, Nord Africa e Belgio.

A Society In Which No Tear Is Shed Is Inconceivably Mediocre, il titolo del debutto postumo parla da sè, c’è l’amarezza di un giovane talentuoso che aveva già colto – forse – l’essenza della vita stessa. Lo ricorderemo per il sacrificio, ma anche per la sua musica – paradossalmente - così inebriante e solare.

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