Figlio di un ingegnere genetico, Dave Hartley ha sicuramente lasciato da parte l’eredità professionale del padre, pur incorporando le sue capacità analitiche e per certi versi l’amore per il lavoro in laboratorio. Nelle vesti di Nightlands, Hartley è uno scienziato del pop, che nel suo secondo lavoro sulla lunga distanza cerca di affrontare nuovi quesiti rimasti irrisolti. L’uomo e la malinconia delle macchine, sullo sfondo di un disco che segue le onde radio delle stazioni AM anni ’70, un vortice di ricordi ancestrali ed armonie soavi. ‘Oak Island’ – che esce per la solerte Secretly Canadian – è così uno di quei gioiellini magnetici che sanno davvero come riportare alla luce antichi quadretti familiari.
E’ una musica molto intimista, in
cui gli intrecci acustico/elettrici lasciano sempre grande spazio ad una
vocalità ispirata, riproducendo effetti cari alla tradizione West Coast. Al
pari di questi melodiosi anfratti, c’è spazio anche per le surreali
ambientazioni che furono di Brian Eno. Un quadro che risulta oltre modo
completo nelle 10 tracce di questo disco. Dall’elegante
bossa-nova lunare di "So Far
So Long" – che idealmente potrebbe candidarsi a singolo – agli squarci
hypnagogici di Nico (che sia anche questo un omaggio voluto?), è tutto un
gioire atmosferico, luminoso. Hartley è un prolifico turnista dell’area di
Philadelphia, oltre ad essere il bassista ufficiale di The War on Drugs. Da
solo non teme certo confronti con il gruppo maggiore.
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