11/06/08

Neurosis al cubo



Sono usciti da qualche giorno per i tipi di Neurot Recordings e in contemporanea i nuovi dischi solisti dei due leader dei Neurosis. Steve Von Till e Scott Kelly, compagni da lungo tempo in una delle più celebrate e amate heavy band dell'ultimo quindicennio, affrontano i propri fantasmi più personali in due bellissimi album che BLOW UP, dedicandogli la copertina del numero di giugno, definisce Doom Folk Revisited (accostandoli anche al nuovo di Alexander Tucker).

Il terzo solo album di Steve Von Till (il quarto se prendiamo in considerazione anche quello uscito con il moniker Harvestman) continua nella tradizione folk oscura dei precedenti album, ma "A Grave Is A Grim Horse" si rivela nei suoi contenuti un lavoro più confidente e personale. Arricchito da interpretazioni di brani magistrali firmati da Nick Drake, Townes Van Zandt, Mickey Newberry e Lyle Lovett il disco si anima di una tensione particolare, confermando il fatto che Von Till con i suoi originali primeggia tra gli autori acustici più rappresentativi del momento. In un brano come "Looking For A Dry Land" Steve s’impone anche come arrangiatore, animando i suoi tetri rintocchi acustici con rifiniture addirittura orchestrali, pedal steel ed organo. Pur immerso in una tradizione folk dai connotati classici "A Grave Is A Grim Horse" guarda fiero in avanti costituendo per Steve la definitiva consacrazione tra i cantautori contemporanei, oltre la sfera dell’alternative-country, in una dimensione cupa ma definitivamente magnetica.


Kelly è l’altro uomo-simbolo dei Neurosis, uno dei fondatori dell’ensemble californiano, traghettatore dagli scenari punk apocalittici degli esordi alle più rifinite ed immaginifiche evoluzioni odierne fatte di conscia brutalità e richiami ancestrali. Ed ancestrale è anche la musica di Scott Kelly, bagnata nel fuoco sacro del pre-war folk, pregna di blues dell’anima, materia da crooner d’oltretomba. Il rispetto per padri putativi come Hank Williams e Tom Waits è un qualcosa da cui non si può prescindere, i paralleli con altri mostri sacri di oggi quali Michael Gira e Mark Lanegan un dato di fatto. "The Wake" introduce una realtà marginale, polverosa. Ci sono gli amori, i fallimenti, gli slanci emotivi, tutto uno specchio esistenziale che si ritrova nelle canzoni di Scott, che tracimano purezza ed autenticità in un tentativo impeccabile di tradurre la poetica da strada in un palcoscenico quasi surreale. Questo è il secondo disco in solo di Scott, un abbraccio vitale nonostante le sue grigie fattezze, decadente meraviglia.


"Musica fatta di terra e radici, il cui unico ritmo è quello dello scorrere del sangue... Musica che dipinge due uomini intenti a celebrare il proprio retaggio, a far vibrare le corde dei legami della famiglia e dei figli come unica eredità terrena e suprema eredità spirituale" voto 8 RUMORE

"Entrambi scarni nelle trame, il secondo lavoro di Kelly e il quarto di Von Till ripropongono autorevolmente schemi folk di stretta derivazione country blues, con l'accento posto ora più sull'uno e ora più sull'altro stile; non un folk tipico però, ma uno virato noir dai toni spettrali e dall'approccio contemplativo-evocativo non privo di risvolti epici, che assume le sembianze di una confessione dominata da un'emotività intensa e sofferta" - IL MUCCHIO

"A Grave is a Grim Horse è bellissimo e valeva sicuramente la pena di aspettare così a lungo" - BUSCADERO

"Scuro, magnetico, in cerca di una trascendenza che combatta il male di questo universo, A Grave is a Grim Horse è ancora una volta un disco di lancinante solitudine, uno scontro fra luce e tenebre sul quale si innesta la personalissima idea di folk music che gira nela testa di Steve Von Till. A voi stabilire se avete sufficiente pazienza per entrare in un mondo che non fa sconti" - ROOTSHIGHWAY


I Neurosis saranno in tour in Europa quest'estate ed è stata recentemente annunciata l'unica data italiana per la band californiana, a Senigallia il 23 agosto. In apertura del loro concerto troveremo un altro membro dell'entourage con la sua ultima creatura. Trattasi degli A Storm of Light di Josh Graham, il cui notevole "And We Wept the Black Ocean Within" esce anch'esso in questi giorni, sempre su Neurot.

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