30/04/13

Tre formidabili uscite per il catalogo Spittle




Ref. 907

Compilation originariamente pubblicata in collaborazione con lo storico marchio Italian Records, una raccolta che avrebbe profondamente influenzato tutto l’underground nostrano, dando il là ad una sensibile serie di innovazioni tecnologiche. Modelli artistici e musicali per definizione pionieristici, distanti da ogni forma di sentimentalismo, prossimi ad un grado elevato di interazione con l’universo elettronico. Nel 1981 Absurdo, Eurotunes, Ipnotico Tango, Kerosene e Metal Vox facevano la loro comparsa in questa compilation curata da Toni Brillanti, indicando la strada per numerosi gruppi del post-punk continentale. Rispetto alla stampa originale di rilievo la presenza di ben 8 tracce extra, 5 firmate dagli Absurdo e 3 dagli Eurotunes.

tracklist

EUROTUNES – 1. European Progress 2. I Git The Beak 3. Osaki Motion IPNOTICO TANGO – 4. Ipnotico Tango 5. Erotico Mango 6. Spasmodico Rango (Carneficina Colori) METAL VOX – 7. Future World 8. T.V. Hero 9. Infinity ABSURDO – 10. Out O’vell 11. Audio Output 12. Sex In Ball KEROSENE – 13. Meccano 14. Jazz-rock 15. Stivali ABSURDO - 16. Sense Of Humor 17. Alcatraz 18. Pseudofano 19. Autovehicles 20. Little Road Girl EUROTUNES – 21. Five Years Ago 22. African Beguine 23. Magic









Italia Synthetica 1981-1985

Compilazione assemblata con grande rigore da Fred Ventura, prime mover di questa stessa scena e animatore sin dagli albori dei sotterranei milanesi e non. La sua visione d’insieme ci concede uno spaccato importante di quella che è stata una realtà alternativa e parallela ai fuochi della primigenia onda wave e del dopo punk. Un lavoro che è summa di un sentire comune, una mutazione in termini, il passaggio progressivo ad una più rigida comunione digitale, in linea con quanto accadeva nell’Europa continentale e nell’Inghilterra della synth-wave. Un periodo cruciale circoscritto alla prima metà degli anni ’80, con artisti ancora oggi venerati anche oltreoceano. Ritmi robotici ed intuizioni che avrebbero animato anche le discoteche più alternative. Motivo di ulteriore interesse è la presenza di quattro tracce inedite a firma Der Blaue Reiter, Modo, Actor’s Studio e La Maison, unitamente alle composizioni già classiche di alfieri di questo rinnovamento come Neon e Naif Orchestra.

tracklist


1. NEON – Lobotomy (1981) 2. DER BLAUE REITER – Lights Off (1981 –previously unreleased) 3. EIN-ST-EIN – Varsavia (1985) 4. MODO – Niagara Falls (1983 –previously unreleased) 5. ACTOR’S STUDIO – Dancing Alone (1985 – previously unreleased) 6. LA MAISON – Bells In The Night (1982 – previously unreleased) 7. SCORTILLA – YHW (1981) 8. EUROTUNES – Swimming Pool Motion (1983) 9. OH OH ART – It’s Just A Movie Soundtrack (1985) 10. NAIF ORCHESTRA – Check-Out Five (1984) 11. 2+2=5 – Haiku (feat. Paolo Mauri) (1985) 12. JEUNESSE D’IVOIRE - Days (1984- previously unreleased on CD) 13. FOCKEWULF 190 – We Are Colder (1985 – previously unreleased on CD) 14. STATE OF ART – Your Eyes (1981 – previously unreleased on CD) 15. N.O.I.A – Forbidden Planet 16. 2+2=5 – Mathematic ‘n Logarythm (1984 – previously unreleased on CD)









Italia NO! – Contaminazioni No Wave Italiane 1980-1985

Raccogliendo il testimone dalla contemporanea e rivoluzionaria no wave newyorkese, molte formazioni italiane ben oltre ciò che si stava affermando sui maggiori palcoscenici locali, lavorò a nuovi ed interessanti ibridi sonori. Una base creativa importante che avrebbe interessato tutto lo stivale, dalle isole alle Alpi, innescando una rivoluzione filologica in tutte le maggiori province. Una visione sicuramente più artistica, in linea con quanto accaduto nella Big Apple, inseguendo nuovi format. Il suono mutava divenendo spesso un corpo unico con l’arte performativa e la moda. Dai nervosi scatti white funk dei napoletani Bisca, alle vette strumentali dei Confusional Quartet, passando per il cosiddetto “fake jazz” degli Hi-Fi Bros (in un episodio prodotto dal vate Arto Lindsay), questa raccolta testimonia uno dei periodi più creativi del sottobosco italico. La traccia inedita ‘Noise Express’ è firmata da La Maison

1. EAZYCON – Double Life 2. MODERN MODEL - The Day’s On 3. DIE FORM – No Kill 4. BISCA - Dott. Jekyll 5. FUNKWAGEN – Ebdomero 6. NOFUN - Mongolia 7. HAKKAH – Stairs 8. ILLOGICO – 871zx 9. RINF – Was Besonders 10. STATE OF ART - Scoop And Loop 11. HI-FI BROS – Stranger in the Night 12. BAND AID – L’inviato d’oltreoceano / Festa Happening 13. CONFUSIONAL QUARTET – Nebdo Zip 14. LA MAISON – Noise Express




British Electronic Foundation 3!




British Electric Foundation è la sigla dietro cui si cela Martyn Ware, una delle figure più imponenti della scena pop-elettronica di Sheffield. Al crocevia tra un cambio radicale – il passaggio dagli
Human League ai non meno influenti Heaven 17, il nostro sceglie il monicker B.E.F. per portare a compimento i suoi esperimenti sul format canzone, muovendosi con circospezione tra dancefloor ed una visione più mediata. La leggendaria cassetta "Music For Stowaways" ed i due successivi volumi di "Music of Quality & Distinction" (il primo risalente al 1981, il secondo al 1992) sono ben presto divenuti punti di riferimento di un’etica superiore, mettendo le stelle del music-biz al servizio di un concept strategico.

Il passaggio di figure a loro modo cardinali come Tina Turner, Sandie Shaw, Erasure e Terence Trent D'Arby ha consentito a Martyn Ware di ricavarsi un ruolo rispettabilissimo tra gli strateghi del pop moderno, un vero e proprio re mida, capace di traslare la sua istintività musicale in un pop stellare.

Dopo l’acclamato debutto dal vivo al Roundhouse di Londra, Martyn ci regala il terzo capitolo della saga "Music of Quality & Distinction Vol. 3 - Dark". Questa volta la finalità è nota, reinterpretare in chiave lievemente oscura lo spirito di brani originariamente upbeat. Impressionante la lista dei partecipanti a quella che è fattivamente una vera e propria parata di stelle. Boy George si lancia in una sintetica ‘I Wanna Be Your Dog’ di Iggy & The Stooges,  Sandie Shaw rivede con cognizione di causa ‘Walk In My Shoes’ di Gladys Knight and The Pips, Kim Wilde rilancia ‘Every Time I See You I Go Wild’ di Stevie Wonder in un parallelo universo dancefloor, Green Gartside degli Scritti Politti ci ricorda come la sua anima è stata sempre ‘nera’, muovendo con eleganza tra le pieghe di ‘Didn’t I Blow Your Mind’ dei Delfonics. Insomma l’intento è chiaro, traslare il passato attraverso contaminazioni futuribili e – davvero – il rischio di sobbalzare sulla sedia è concreto.   Andy Bell degli Erasure in ‘Breathing’ di Kate Bush è magistrale, sbarazzina è invece Shingai Shinowa dei Noisettes in ‘God Only Knowes’ dei Beach Boys ed impeccabile Glenn Gregory degli Heaven 17 in ‘Party Fears Two’ degli Associates.

Una panoramica su brani senza tempo, rinverditi da autori contemporanei e non. Una celebrazione di  fatto.





Instancabili Fall




Facendo seguito al singolo realizzato per il record store day – già puntualmente esaurito – i Fall di Mark E Smith pubblicano il loro secondo album per la leggendaria etichetta inglese Cherry Red il 13 di maggio. Si tratta del loro secondo parto consecutivo per questo marchio Una progressione naturale rispetto ad  “Ersatz GB”, “Re-Mit” si bagna sovente in vertiginosi ritmi elettronici, puntando con decisione su basso e batteria come strumenti guida.

Un atteggiamento non nuovo in seno alla famiglia di questa solida istituzione britannica, una delle più longeve creature partorite nel marasma del dopo-punk. Anche per questo disco la formazione che accompagna Mark E Smith non ha subito scossoni, consentendo al leader di esibire nuovamente le sue acrobate liriche, su uno scosceso tappeto chitarristico, psicotico più che psichedelico, prestando fede alle consegne di personaggio storicamente scomodo. Il suo modo di declamare è un marchio di fabbrica indelebile, manifesto esistenziale e scossa dal basso per una nazione imbottigliata nei ritualistici talent show.

I nuovi pezzi forti portano i titoli di 'Sir William Wray' ed  'Hittite Man' ed appaiono in versioni radicalmente diverse rispetto a quelle pubblicate nel singolo stampato per il record store day. L’eterna giovinezza dei Fall è fuori discussione, la capacità di rinnovamento del loro deus ex-machina un sinonimo di lungimiranza nelle pieghe del rock più eclettico, figlio della più sentita rivoluzione contro-culturale degli ultimi 30 anni.









Bass Drum Of Death: 2013




E’ passato poco più di un anno da quando John Barrett e la sua atipica creatura punk Bass Drum of Death ha pubblicato il disco di debutto, passando da un sonnolento villaggio nei pressi del Mississippi (dove i bar chiudono rigorosamente a mezzanotte) ad esibirsi in fronte ad un pubblico europeo schiamazzante di oltre 5,000 unità, esibendosi come backing band per Hodgy Beats e Left Brain della crew Odd Future. Ma aldilà di questo exploit Barrett non ha mai smesso di pensare alla natura essenziale delle sue composizioni, continuando a macinare accordi e ritmi scanzonati, tanto da dare un credibile successore al debutto per Fat Possum. Cambia stavolta casa e si affaccia dalle parti della californiana Innovative Leisure, che imprime il suo marchio nell’omonimo ritorno.


Concepito durante il corso del 2012, il disco racchiude l’essenza stessa del suo factotum, armato di caffè e del ragguardevole programma  GarageBand (immancabile per chi si cimenta nell’avventura solista senza l’utilizzo di sfavillanti tecnologie da studio)  il nostro amplifica semmai le sensazioni suscitate dall’esordio, rispettando un’estetica vintage, ma capace di guardare con fiducia all’avvenire. Un nuggets dei nostri giorni che si materializza in brani veloci, sufficientemente sporchi, capaci di lesinare perle garage pur rispettando frequenze bubblegum pop.

Ecco perché John Barrett è oggi il più accreditato erede dello sfortunato Jay Reatard, proprio per questa capacità di levigare il suo stile con una scrittura sbarazzina ed efficace. Non un affare da teenager attenzione, perché l’attitudine è quella giusta, con spezie psichedeliche e quell’andatura che fa molto grunge anni ’90.




La freschezza dei Cayucas su Secretly Canadian




L’album di debutto dei Cayucas non rimanda certo al suono e all’immaginario della California moderna, onnipresente nei circuiti indipendenti nel corso degli ultimi anni. Non ci sono riferimenti all’erba, alle spiagge sterminate e men che meno al suono di un pioniere del surf come Dick Dale. Piuttosto ‘Bigfoot’ possiede un’onesta sensibilità ritmica, prossima ad un calore tropicale.

‘Bigfoot’ è stato registrato nella distesa regione del Pacific North West, Oregon, con quello che si sta affermando come l’ingegnere del suono definitivo in casa Secretly Canadian: Richard Swift  (The Shins, Damien Jurado, Foxygen). Il singolo in rampa di lancio ‘High School Lover’ è la quintessenza del loro suono, che traduce le immagini spesso nostalgiche elaborate dal leader Yudin.

L’album è di per sè irresistibile, una serie di gemme pop elaborate seguendo certo i dettami West-Coast, ma spingendo ben oltre i confini di quella ispirata stagione. Un’estate eterna che si traduce in uno studio concettuale, tanto che Yudin ha usato la filosofia del campionamento per catturare l’essenza di bands come Beach Boys, Tornadoes od Animals, abili nel creare miniature pop indimenticabili. Ricreare con la moderna strumentazione la filosofia del passato, inseguendo un’onda analogica e rispettando i confini del formato ‘radiofonico’, questa la meta.

Le delicate melodie vocali di ‘A Summer Thing’ (pensate a qualcosa al crocevia tra The Platters e The Diamonds) e l’organo insistente di ‘Bigfoot’ (diciamo pure Procol Harum?) possono davvero indicare una strada maestra. Originale anche l’approccio ai testi, tanto che le libere associazioni del leader lasciano pensare ad una Bjork cresciuta a Santa Cruz.

Già trionfatore alla recente edizione del SXSW, il gruppo si affaccerà presto in Europa, portando una ventata di novità nel sempre più discusso universo indie.




Classixx: french touch a Los Angeles





I Classixx sono uno dei più acclamati duo djistici in circolazione, costantemente in tour dal 2009 e richiestissimi anche nel ruolo di remixer, i nostri hanno lavorato tracce di artisti blasonati quali Passion Pit, Phoenix, Mayer Hawthorne, Gossip, Groove Armada e Major Lazer, tanto per dare una misura della loro naturale inclinazione. Nel loro debutto per Innovative Leisure i contributi vocali sono di Active Child, Nancy Whang, Sarah Chernoff (Superhumanoids), Jeppe (Junior Senior) e Jessie Kivel (Kisses).

Michael David e Tyler Blake si conoscono dalla primissima infanzia, condivisa nella città del cinema Los Angeles. Registrano insieme praticamente dal  2007, appassionando con i loro dj set un popolo sicuramente avvezzo al cambiamento ed alla sollecitazione epidermica. Non è un caso che tra gli artisti da loro citati figurino personalità quali Fleetwood Mac, Prince od Alan Braxe. ‘Hanging Gardens’ è infatti tutt’altro che un disco di ordinaria musica dance:  è in realtà un vero e proprio campionario di suoni, una stazione radio mobile, un collettore emotivo. Tyler e Blake oltre a primeggiare dietro al banco di regia (ed ovviamente ai piatti) suonano tutti gli strumenti sull’album, dalla chitarra al piano fino ai sintetizzatori analogici e ad alcune tipiche percussioni centro-americane.

Irresistibili bassline, e melodie che anticipano l’imminente solstizio d’estate, dicono di un prodotto tipicamente californiano, un campionario di groove e ritornelli capaci di solleticare anche il più ostinato tra i refrattari al ritmo. Le melodie sono cristalline e si affacciano su stanze disco, house e digital-punk. All Your Waiting For (feat. Nancy Whang) è stata già best new track per l’influente sito Pitchfork.